CAPORALATO: MANIFESTAZIONE A BARI IL 25 GIUGNO —AL VIA ANCHE MOBILITAZIONE SU FORESTALI
Categoria: News Fai | 06-06-2016
Sindacati in corteo a Bari il 25 giugno, per dire no al caporalato e rilanciare la centralità della contrattazione nella lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura. Lo hanno deciso le Segreterie di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil riunitesi ieri a Roma. I tre sindacati di categoria manifesteranno a Bari per rilanciare le proprie proposte e far sì che Governo e istituzioni accelerino l’approvazione del Ddl 2217, varato a novembre e fermo in Senato. All’iniziativa nazionale unitaria interverranno i tre Segretari generali insieme a lavoratori ed esponenti della società civile. La manifestazione ha anche la finalità di incalzare le associazioni datoriali di fronte alla necessità di chiudere, presto e bene, i negoziati sui Cpl.“Vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte al Governo e al Parlamento – affermano in una nota congiunta Luigi Sbarra, Ivana Galli e Stefano Mantegazza alla guida rispettivamente di Fai, Flai e Uila – e dire che il tempo degli annunci è finito. Si individui una corsia preferenziale per il provvedimento, o ci troveremo presto di fronte a nuove vittime dello sfruttamento, della violenza, di vere e proprie forme di schiavismo”. Piaga alla quale bisogna rispondere con le ispezioni e il rispetto delle leggi, ma anche puntando ad innalzare la qualità del lavoro agricolo attraverso il coinvolgimento attivo delle parti sociali”.Occorre perciò dare “funzioni territoriali alla Cabina di regia istituita presso l’Inps e rafforzare la Rete del lavoro agricolo di qualità, con l’attivazione di specifiche funzioni sul territorio e l’introduzione di misure premiali per le imprese in regola con il Ccnl e i Cpl”. Centrale resta infatti “il ruolo della contrattazione decentrata e della bilateralità contrattuale, leve insostituibili per innalzare la qualità del lavoro”.La manifestazione è stata decisa nell’ambito di una riunione in cui Fai, Flai e Uila hanno preso impegni comuni anche sulla necessità di rilanciare l’azione contrattuale consolidando le posizioni unitarie sui tavoli di rinnovo ancora aperti: dai Consorzi di bonifica alla panificazione; dall’ artigianato alimentare ai consorzi agrari; dagli impiegati e le cooperative agricole alla cooperazione pesca. Fondamentale inoltre riconquistare il tavolo dell’Associazione allevatori e quello dei forestali